Risultati Google, quali sono i nuovi stili e le diverse tipologie

risultati googleUn tema fondamentale per chi si occupa di Seo e si trova a doversi confrontare tutti i santi giorni con le famigerate serp (search engine return page, ovvero le pagine dei risultati di ricerca) di Google. Il motore di ricerca più utilizzato al mondo è in costante evoluzione con l’intento di fornire risultati sempre più qualitativi agli utenti, adatti a quello che cercano ed in grado di soddisfare la loro sete di sapere.
Anno dopo anno tale meccanismo è stato affinato da Big G ed i risultati sono sotto gli occhi di chiunque: serp più dinamiche, risposte maggiormente adatte e pertinenti, qualità dei contenuti (un mantra che ripeteremo all’infinito, d’altra parte il nome di questo blog non è casuale) sempre più premiata.

Cosa sono i risultati di Google

Una piccola premessa, un passo indietro per chi non dovesse avere troppa dimestichezza con il tema: i risultati di Google sono le serp, le search engine return page, in sostanza le pagine che vengono fornite come risposta ad una ricerca dell’utente.
Un tempo erano tutte omologate, Google provvedeva a fornire 10 risultati in ordine gerarchico, in base all’importanza che attribuiva, tutti nella stessa forma. Oggi non è più così ed i risultati di ricerca sono profondamente mutati: merito dei passi avanti di Google ma anche dei nuovi device dai quali si effettuano ricerche, su tutti gli smartphone.

“Oggi le serp di Google comprendono foto, video, snippet di ogni genere, knowledge graph”

In considerazione di ciò non sarà sfuggito a chi naviga costantemente in rete che le serp sono molto diverse tra loro, composte da elementi che un tempo non erano presenti: foto, video, snippet di ogni genere, knowledge graph. Come orientarsi in tutto questo marasma?

I Featured Snippet di Google

Si parla di snippet in evidenza su Google. Uno snippet è l’anteprima di quello che si potrà trovare all’interno della pagina una volta cliccata; questa anteprima è la porzione di contenuto che appare sulla serp di Google quando un utente effettua una ricerca. I featured snippet sono quindi snippet maggiormente evoluti ed affinati, sempre nell’ottica di offrire maggiore qualità all’utente e di rispondere al meglio al suo search intent, l’intento di ricerca.

featured snippet google
Google, per determinate ricerche, va a mettere in evidenza una risposta in alto, prima di tutti i risultati, all’interno di un riquadro che stacca graficamente dal resto della pagina. occorre specificare subito che i featured snippet:

  • non sono parte del Knowledge Graph;
  • non sono risultati a pagamenti;
  • sono chiamati anche ‘risultati zero’ in quanto non vanno a spingere in basso gli altri risultati della pagina, che restano quindi sempre 10.

Di base i featured snippet sono risposte brevi e concentrate a determinate domande inserite nel campo di ricerca di Google.

“Non si può avere il controllo sui featured snippet, è Google a decidere quando e per quanto tempo inserirli”.

Pro e contro dei Featured Snippet

Esistono tante tipologie di featured snippet, da quelli semplici testuali agli snippet video passando per le tabelle peso/altezza/taglia e le ricette enogastronomiche. Tra i vantaggi dei featured snippet vanno ricordati:

  • Brand Awareness: comparire nel risultato zero per un dato argomento è una bella iniezione di fiducia verso il proprio marchio;
  • Possibilità di prendersi parte del traffico che sarebbe stato appannaggio del risultato 1 (probabilmente un competitor);
  • Possibilità di comparire nei risultati vocali.

Viceversa tra gli svantaggi principali vanno segnalati:

  • Probabile mancanza di click sul link: il risultato zero offre una risposta già esaustiva, completa. Spesso l’utente non clicca sul sito ma legge il testo direttamente dalla pagina di Google;
  • Non è definitivo: come detto, decide Google quando e per quanto tempo farlo comparire.

Google Carousel

Come spiegato direttamente nella pagina di Google Developer, un carosello è “risultato multimediale simile a un elenco che gli utenti possono scorrere sui dispositivi mobili. Il carosello visualizza più schede dello stesso sito”.

google carousel
Una possibilità che riguarda quattro settori legati ad altrettante integrazioni, ovvero: articoli, corsi; film; ricette; ristoranti. È quindi possibile creare liste inerenti queste tematiche facendo ricorso ai dati strutturati: cosa sono i dati strutturati (fonte: https://developers.google.com/search/docs/guides/intro-structured-data?hl=it?)

“Il ricorso ai dati strutturati può essere utile per aiutare Google a comprendere il contenuto di un sito”

Si parla di un formato standardizzato da inserire nel codice che va a fornire a Google ulteriori precisazioni e dettagli per aiutarlo a comprendere e classificare il contenuto di una pagina. Ecco allora che si hanno dati strutturati, parlando di ricette, su argomenti come ingredienti, tempo di cottura, temperatura del forno ecc…

Limiti del carosello di Google

Tra i vizi di questa tecnologia, quello di essere uno strumento che ha limitazioni evidenti: il carosello di Google è riferito esclusivamente alla navigazione legate ad alcune tipologie di contenuti, quali quelle elencate nel paragrafo precedente. I carousel di Google possono essere risultati derivanti da pagine del medesimo sito o da diverse fonti: un esempio di quest’ultimo carosello si ha con le notizie principali di Google prese dai giornali e da siti di news.

Knowledge Graph

Il grafico della conoscenza, questa la traduzione letterale del termine knowledge graph; un insieme di informazioni che consente a Google di conoscere meglio le entità presenti in rete e le relazioni che intercorrono tra di loro. Quante volte capita di effettuare una ricerca legata a qualche personaggio famoso, entità nota, e trovarsi, nel lato destro, un grafico con informazioni dirette? Per capirlo può essere utile fare un esempio.

knowledge graph
Bata effettuare una ricerca Google su un personaggio famoso come Bob Dylan per trovarsi sulla destra il knowledge graph relativo con informazioni biografiche; foto; in questo caso, trattandosi di un musicista, brani più famosi da ascoltare; elenco degli album; concetti correlati che Google classifica come affini (ad esempio; Elton John che è un musicista come lui o Sara Dylan, la sua ex moglie).

Come apparire sul Knowledge Graph?

Quanto fatto per Dylan può essere ripetuto per qualsiasi personaggio famoso, entità (da una squadra di calcio ad una azienda famosa come la Coca Cola). Si parla di entità note: un’entità su Google è qualsiasi concetto possa essere identificato in maniera univoca. Il che permette a Google di identificare un’entità anche da concetti affini: un esempio concreto?
Basta effettuare la ricerca su Google “calciatore argentino numero 10”. Indovinate che risultato vi uscirà? Diego Armando Maradona. Google è in grado di abbinare quella ricerca alle informazioni che ha nel suo knowledge graph. È importante specificare che non si può forzare Google a comparire nel suo knowledge graph: è indispensabile che si venga identificati come un’entità in rete, ma non c’è un procedimento da seguire. Quello che si può fare è rivendicare un pannello knowledge graph se si è legittimi proprietari: quindi ad esempi, una persona famosa o un’entità nota che appia nel knowledge graph di Google può chiedere di diventare il titolare del pannello.

Carosello notizie e social

Nei risultati di Google appare ormai da tempo anche il carosello con i risultati riferiti alle notizie ed ai post social; anche qui il riferimento è a personaggi famosi ed entità note. Se si cerca ad esempio ‘Festival Sanremo’ nelle settimane a cavallo della kermesse, comparirà, prima dei risultati di Google, il carosello con le notizie più recenti tratte dai principali giornali che trattano il tema; ed il carosello con gli account Twitter ufficiali (ad esempio, l’account Twitter ufficiale del Festival di Sanremo o l’account Twitter ufficiale di un cantante famoso che partecipa al festival), ovvero account verificati.

carousel news

Come apparire nel carosello notizie e nel carosello social

Per apparire nel carosello di notizie Google, fermo restando che è sempre Big G a decide se e come far comparire una news, è indispensabile seguire determinate linee guida Seo quali:

  • Attivare la tecnologia Amp (Accelerated Mobile Pages);
  • Essere presente in Google News (non indispensabile ma importante),
  • Contenuti scritti con regole Seo;
  • Presenza dei dati strutturati nelle pagine;
  • Ottimizzazione immagini e velocità pagina.

Queste le best practices da seguire per comparire nel carosello delle notizie di Google. E per apparire invece nel carousel di Twitter, quindi tra i tweet consigliati da Google? È indispensabile essere un account verificato e trattare un cosiddetto topic trend, quindi un argomento in gran voga sul social in quel preciso momento.
I trend topic di Twitter sono, quindi, le tendenze maggiormente popolari sul social in un dato momento; topic che possono essere identificato da un hashtag (leggi: cos’è un Hashtag e come usarlo) o da una semplice parola.

Risposte dirette di Google

Altra tipologia di risultato di ricerca di Google, le risposte dirette: l’intenzione di Big G è quella di fornire tutto e subito all’utente, senza perdite di tempo. Ecco allora che inserisce direttamente in serp risposte a domande precise.
Per alcuni topic e per determinate tipologie di ricerca viene indicata la risposta senza dover cliccare sul sito: un po’ come i featured snippet, ma possono comparire anche più in basso nella pagina di Google, non necessariamente nel risultato zero, all’interno di un box che specifica “le persone hanno cercato anche”.

Risposte dirette di Google
Se ad esempio si cerca “cosa sono le vitamine” si troveranno i primi risultati organici, quindi il box “le persone hanno cercato anche” con menu a tendina all’interno del quale si trovano tante altre domande e risposte (quali sono le proteine principali, perché le proteine sono importanti ecc…).

Conviene comparire nel box “le persone hanno cercato anche”?

Vale lo stesso discorso fatto per i featured snippet: i punti di vantaggio sono evidenti, in termini di brand e di autorevolezza. Apparire nelle domande e risposte di Google significa che il motore di ricerca vede il nostro sito come molto autorevole.
Tuttavia si tratta di risposte rapide da consultare, che l’utente può acquisire direttamente dalla pagina Google senza cliccare quindi sul sito. L’utente, una volta ottenuta in pochi secondo l’informazione che stava cercando, chiuderà con ogni probabilità il browser senza approfondire ulteriormente.

Conclusioni sulle diverse tipologie dei risultati di ricerca di Google

Queste le diverse tipologie dei risultati di ricerca di Google: il motore di ricerca più usato al mondo che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi strumenti ed affina le proprie armi per offrire agli utenti un’esperienza di ricerca sempre più inclusiva e qualitativa.