Social 2.0: l’evoluzione di Facebook e Whatsapp

 

Social Media 2.0

Social Media 2.0

Non ne potete più di vedere la vostra timeline o la bacheca di Facebook invasa da foto di gattini, o peggio ancora gambe in primo piano con sfondi di spiagge da favola, o ancora siete stufi di ammirare le prodezze ginniche di chi corre abitualmente e non perde occasione di farvelo notare?
Ebbene, questo è niente: le degenerazioni da social sono ben altre. Si dirà, giustamente, che i social network sono figli della nostra società e, dopotutto, siamo noi a decidere come usarli. E, restando in tema di luoghi comuni, si potrà anche affermare che utilizzare i social è vantaggioso da molti punti di vista: permette di informarsi (Twitter), restare in contatto con amici e conoscenti (Facebook), comunicare rapidamente e a costo quasi zero (Whatsapp) e via dicendo.
Difficile stabilire tout court se i social hanno prodotto più danni o più benefici. È impossibile negare, però, che la società è profondamente cambiata nell’ultimo decennio, ed è altrettanto difficile non notare come i social effettivamente siano in grado di influenzare – nel bene e nel male – la società (e, in misura minore, viceversa).

Il Social Media Concierge:

Social Media Concierge

Social Media Concierge

Un esempio? È notizia delle ultime ore che negli Stati Uniti è nata la figura del social media concierge, la naturale evoluzione del wedding planner. Gli sposi non si accontentano più del servizio catering, di una bella torta e di un buon fotografo, ma pretendono (o lo faranno a breve) di avere il live tweeting del proprio matrimonio, minuto per minuto.
Il W Hotel di New York, probabilmente il primo caso al mondo, ha messo a disposizione dei promessi sposi un social media expert in grado di raccontare in diretta tutto ciò che succede in occasione della cerimonia, usando naturalmente un hashtag ad hoc. È previsto, ovviamente, anche il blog ufficiale degli sposi, dove poter caricare già qualche giorno prima del lieto evento fotografie e liste nozze. E la luna di miele? Quella, per fortuna e almeno per il momento, resta esclusivo appannaggio degli sposini.

Se i Vescovi usano i social per rispondere ai fedeli:

È la voglia di apparire che scatena questa feroce e inesorabile corsa al retweet compulsivo? Sociologici e psicologi avranno certamente il loro bel daffare nello spiegare, ai posteri, quali sono le motivazioni che possono spingere una 14enne a fuggire da casa per 72 ore (accade in Francia). Tutta colpa di un gioco nato sui social, pare.

Eppure c’è chi è in grado di sfruttare la tecnologia a proprio favore. Fa sorridere se si pensa che il protagonista del prossimo case study è un Vescovo. Immaginare uomini di Chiesa che, con disinvoltura, condividono foto su Pinterest e aggiungono ai preferiti un tweet è forse un po’ eccessivo.

Se non altro, il Vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, non ha avuto alcuna remora a chattare con i fan della pagina Facebook “Chiesa di Aversa”, allo scopo di rispondere alle domande dei fedeli intavolando una discussione che probabilmente non ha precedenti nella storia.

Gli italiani e i ‘selfie’:

Italiani e Selfie

Italiani e Selfie

Come non citare, infine, gli onnipresenti selfie? Secondo un sondaggio realizzato da Eumetra e commissionato da Neinver, gli italiani non rinunciano al selfie nemmeno quando sono in camerino. Più della metà del campione ammette infatti di essersi scattato una fotografia con indosso il capo che stava provando in quel momento.
E non necessariamente per chiedere consiglio ad un amico o ad un familiare (in questo caso, utilizzando per lo più Whatsapp) ma talvolta per rivedersi con indosso abiti improbabili e stravaganti o più semplicemente per prendere nota del capo che si acquisterà successivamente.
E che dire di Whatsapp? Fino a pochi anni fa era arduo immaginare di poter utilizzare Whatsapp come strumento di Social Media Marketing eppure è ciò che sta avvenendo oggi. Non solo viene adoperato comunemente come strumento di assistenza clienti ma, in Italia, una compagnia di Taxi lo utilizza (con successo) per le prenotazioni da parte dei clienti.
E voi, lettori, avete notato negli ultimi tempi utilizzi stravaganti e non convenzionali dei social network?

 

 

Alessia Martalò

Alessia Martalò – Classe 1984, vive a Milano e lavora come Consulente SEO e Web Marketing. Adora leggere e scrivere e, un giorno, le piacerebbe vivere in una casa con una grande finestra sul mare. Sito personale: alessiamartalo.it

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